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Mi chiamo Roberto, ho 52 anni e per tutta la vita ho fatto il fotografo freelance. Ho lavorato per agenzie, matrimoni, eventi aziendali e riviste. Con la transizione al digitale e l’ascesa dei social, però, il mercato è cambiato drasticamente. I clienti hanno iniziato a scarseggiare, i guadagni si sono ridotti e i costi fissi – affitto del mio studio, attrezzature, contributi – sono diventati insostenibili.

Per un po’ ho resistito. Ho usato i risparmi, fatto piccoli prestiti, utilizzato le carte di credito. Ma a un certo punto la situazione è precipitata: debiti accumulati, rate non pagate, telefonate dei recuperi crediti. Non dormivo più, mi vergognavo di chiedere aiuto. Mi sembrava di dover rinunciare non solo al lavoro, ma alla mia identità.

Un giorno, parlando con un conoscente, ho sentito parlare dell’Associazione “A Sostegno del Debitore” e del fatto che fosse titolare di un Organismo di Composizione della Crisi (OCC) riconosciuto dal Ministero della Giustizia. Non sapevo neanche cosa fosse un OCC, ma decisi di contattarli. È stata la decisione più importante della mia vita.

Durante il primo incontro, i professionisti dell’associazione mi hanno spiegato in modo semplice che esistono strumenti previsti dalla legge per chi, come me, si trova in una situazione di sovraindebitamento e non riesce più a far fronte ai debiti. Non si trattava di un condono, ma di una procedura legale regolata dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, pensata proprio per tutelare persone fisiche e piccoli imprenditori in difficoltà.

Con il supporto dell’OCC, abbiamo ricostruito con precisione la mia situazione finanziaria. Ho potuto contare sull’aiuto di un gestore esperto che ha seguito la pratica passo dopo passo: dalla predisposizione della documentazione al deposito della proposta presso il tribunale. Abbiamo costruito insieme un piano di ristrutturazione dei debiti sostenibile, calibrato sulle mie reali possibilità di pagamento e sulla prospettiva di rilancio della mia attività.

Dopo qualche mese, il piano è stato approvato e omologato. Alcuni debiti sono stati ridotti, altri dilazionati nel tempo. Ma soprattutto, ho ritrovato la serenità e la possibilità concreta di ripartire.

Oggi continuo a fare il fotografo, ma in modo diverso: ho aperto un canale online dove insegno tecniche fotografiche, organizzo workshop e collaboro con nuove realtà digitali. La crisi mi ha costretto a cambiare, ma grazie alla procedura e al sostegno ricevuto, ho potuto farlo senza essere schiacciato dai debiti.

A chi vive un momento difficile come quello che ho vissuto io, voglio dire: non siete soli. Esistono strumenti concreti, legali e umani per uscire dal tunnel del sovraindebitamento. L’OCC dell’Associazione “A Sostegno del Debitore” è lì per questo: per offrirvi una seconda possibilità.


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